mercoledì 27 novembre 2019

#19 - La cosa nell'arte


Autore: Eugène Delacroix
Data: 1834
Dimensioni: 180 x 229 cm
Ubicazione: Museo del Louvre














Delacroix, per questo dipinto, fu ispirato dal suo viaggio in Africa nel 1832 per una missione diplomatica promossa da Re Luigi Filippo. Andò a Tangeri, Meknès e Algeri. Fu rapito dall'esotico fascino dell'oriente, in particolare dalla bellezza degli abitanti. Ad Algeri riuscì persino a intrufolarsi in un harem.
Fu, infatti, sulla base delle annotazioni e degli appunti grafici che aveva raccolto durante il viaggio che nacque il quadro Donne di Algeri nei loro appartamenti.Si tratta di un dipinto orientalista nel quale compaiono alcune ragazze all'interno di un harem.. una in particolare fuma un narghilè posato di fronte a lei.


Approfondimenti: https://www.analisidellopera.it/donne-di-algeri-nei-loro-appartamenti-delacroix/




Autore: Anish Kapoor
Data: 2012
Dimensioni: 115 m^2
Ubicazione: Parco Olimpico di Londra a Stratford














Altra scultura collegata alla figura del narghilè è l' ArcelorMittal Orbit

Si tratta di una torre di osservazione alta 115 metri situata nel Parco Olimpico di Londra a Stratford. La struttura d'acciaio, pensata per essere la più alta della Gran Bretagna, è più alta della Statua della Libertà di New York e offre, da una speciale piattaforma di osservazione, una vista spettacolare sull’intero Parco Olimpico e sullo skyline di Londra.

L'ArcelorMittal Orbit è stato paragonato a un gigante narghilè in quanto il reticolo aggrovigliato di tubi di acciaio ricorda molto il simbolo della cultura orientale.
Inoltre, l’artista Anish Kapoor ha confessato di essersi ispirato alla Tour Eiffel, simbolo della capitale francese, e allo stadio olimpico di Pechino, nel tentativo di “ripensare” il concetto di torre.

domenica 17 novembre 2019

#18 - In cucina


Solitamente il tabacco che viene fumato con il Narghilè è di tipo Virginia e viene impregnato con della melassa, in quanto, senza la glicerina liquida, tutto il tabacco verrebbe incenerito in pochi minuti.

Procedimento:

Ingredienti :
- melassa (miele d’api di solito)
- tabacco di tipo Virginia
- frutta o essenze
- glicerina

La procedura non è complessa ma piuttosto precisa ed è sommariamente questa: una percentuale fra il 5 e li 10%  di tabacco viene messo a macerare in una vasca che contiene il 90% fra miele, frutta o essenze( il contenuto preciso è il vero segreto industriale) .

Passate 2 settimane alla melassa ottenuta viene aggiunta una percentuale pari allo 0,5% di glicerina e, dopodiche, viene confezionata.

La melassa va consumata entro 2 – 3 anni dalla produzione.


Un altro collegamento con il mondo culinario è, oltre a alla melassa, il tabacco alla frutta.

Procedimento:

Frammentare il tabacco. La prima cosa si deve fare quando si vuole ottenere della shisha alla mela è preparare il tabacco spezzandolo in strisce. Quando le foglie sono state rotte e tritate in piccoli pezzi, bisogna metterle a bagno. Dopo aver lasciato in ammollo il tabacco per il tempo desiderato, filtrarlo per eliminare il liquido. Aspettare che si asciughi un po' e poi aggiungere il miele o la melassa.

Dopodiche bisogna preparare la frutta. Prima di frullare e aggiungere le mele al tabacco, bisogna eliminare semi e torsolo. Tagliare finemente i pezzi della frutta e scaldarli in un pentolino per eliminare l’umidità in eccesso. Aspettare che il composto si sia raffreddato e aggiungere la glicerina (Il suo compito è quello di assorbire l'acqua dagli altri ingredienti).
A questo punto unire la frutta al composto di tabacco. Quando la purea si è raffreddata, incorporarla al tabacco e miele (o melassa). Una volta mescolati tutti gli ingredienti, bisogna modellarli in una palla e avvolgerla in un foglio di carta d’alluminio; così facendo, i succhi resteranno all'interno durante la cottura.
Infine, infornare il composto per 45 minuti a 80° e, dopo la cottura, se si ha la sensazione che il tabacco sia un po' asciutto, si possono aggiungere altri aromi. Quindi conservare la miscela per tutta la notte in frigorifero e, una volta raffreddata e arricchita con altri sapori e ingredienti, la shisha può essere riposta.

#17 - Nuvola dei nomi


#16 - Una prima mappa concettuale





#15 - L'evoluzione futura della cosa

Dovendo immaginare un'evoluzione futura della cosa, direi che l'evoluzione sta già avvenendo ai nostri giorni. Con questa frase mi riferisco all'avvento delle recenti sigarette elettroniche  (aka Vape) che hanno un principio di funzionamento simile a quello dei storici narghilè. L'unica differenza evidente è che nei Vape non è necessario ricaricare automaticamente il liquido perché il dispositivo funziona secondo il principio della sostituzione delle cartucce.

Di seguito riporto il link in cui vengono analizzate nel dettaglio le differenze e le affinità tra Narghilè e sigaretta elettronica.

giovedì 14 novembre 2019

#14 - La cosa come simbolo


Il narghilè, simbolo di relax e socializzazione da oltre 500 anni, è un vero e proprio rito comune per simboleggiare l’unione, l’amicizia e la fratellanza: amato anche dai giovani e dai non fumatori grazie agli speciali tabacchi con quantità di nicotina bassa o nulla, il narghilè rappresenta  un nuovo metodo di aggregazione, meditazione e conversazione che affonda le sue radici nell'antica tradizione egiziana.

Fumare  il narghilè, insomma, è l'esatto contrario del rito solitario della  più classica sigaretta all'italiana, oggi generalmente consumata in fretta, da soli e, come impone la legge, fuori dai locali. E' proprio  partendo da questa considerazione che i commercianti italiani hanno  fiutato l'affare: il narghilè, infatti, diventa spesso simbolo di emancipazione per la popolazione femminile araba in Italia, che nei paesi  più integralisti vede negarsi la possibilità di usufruire di questo  rito socializzante.



#13 - L'anatomia della cosa


Il narghilè è così composto:

Carta Stagnola o Griglia per Narghilè: Solitamente si usa una stagnola bucherellata di diametro di circa 10 cm con dei fori ben posizionati ad una distanza di 0,5 cm. In alternativa si può usare una Griglia in metallo già forata dove posizionare i carboncini.

Carboncini: I carboncini usati per il Narghilè sono di forma cilindrica o a cubetti. Possono essere di diverse tipologie, una di queste è il carbone naturale di noce di cocco.

Braciere: Il braciere solitamente è in argilla, questo componente serve a condurre il calore al tabacco o alla melassa o alle pietrine aromatizzate che si poggiano dentro. Può essere di due tipologie, uno concavo con più fori per posizionare il tabacco ed uno con un unico foro centrale dove distribuire intorno le melasse.

Guarnizione: Generalmente è in silicone o in gomma, serve per evitare le fuoriuscite del fumo e poter poggiare il braciere senza alcun problema di traballamento o sfiato.

Piatto: Serve ad evitare che la cenere generata dai carboncini fuoriesca oltre il narghilè.

Corpo del Narghilè: Generalmente in metallo, è la parte centrale del Narghilè, in questa sezione troviamo i fori per gli innesti del tubo o per le valvole di sfogo, che contiene a sua volta una sferetta d’acciaio per il passaggio dell’aria.

Ampolla: L’ampolla è la base ed il cuore del narghilè. Può essere in vetro o in cristallo. La qualità della lavorazione dell’ampolla determina anche il valore del narghilè stesso, infatti nei narghilè più qualitativi questa parte è ornata e dipinta a mano. L’ampolla viene riempita d’acqua preferibilmente fredda, fino a ricoprire il cilindro per 2/3 cm. Questo garantisce una fumata omogenea ed uniforme.

Tubo: Questa componente è la sezione utilizzata per aspirare il fumo del narghilè. E’ un componente flessibile che può essere di lunghezze e materiali differenti: può essere in gomma, plastica, gomma stoffa ed avere le parti intercambiabili.

Bocchino: E’ la sezione finale del tubo dove vengono poggiate le labbra per aspirare il fumo. Nei luoghi pubblici a questa sezione solitamente viene aggiunto un bocchino monouso ed in plastica, proprio per un’igiene maggiore, mentre nei narghilè per uso personale il bocchino è in acciaio o vetro colorato, per un design più elegante.




#12 - I materiali della cosa

Il Narghilè è uno strumento composto da diverse parti, ognuna costituita da un materiale diverso. Eccone qui di seguito un elenco:

- Carta Stagnola bucherellata o Griglia in metallo già forata;
- Argilla -> per il braciere
- Silicone o gomma -> per la guarnizione
- Metallo -> per il corpo del Narghilè e per il piatto che raccoglie la cenere generata dai carboncini
- Vetro o cristallo -> per l’ampolla
- Gomma, plastica o gomma stoffa -> per il tubo
- Plastica -> per il bocchino monouso
- Acciaio o vetro colorato -> per il bocchino a uso personale

#11 - La tassonomia della cosa


In Egitto e nei paesi circostanti, le prime tipologie di Narghilè erano costituite da una semplice noce di cocco usata come ampolla e delle canne di bambù come tubi, per via della sua diffusione fra le classi meno abbienti.


Gli ottomani svilupparono una Shisha sempre più grande, con una base in cristallo e un recipiente di argilla nella parte superiore.

In seguito l’evoluzione del narghilè l’ha visto costituito da materiali più resistenti quali rame ed ottone fino ad arrivare ai giorni nostri, dove acciaio ed alluminio ne fanno da padrone.

Inoltre le guarnizioni, erano costituite da filamenti di canapa, materiale ancora usato nei paesi meridionali, mentre oggi questi filamenti sono sostituiti da guarnizioni in plastica o silicone.