Il film per eccellenza che rimanda la mia mente in Egitto,
al Cairo in particolare, è senza dubbio “La Mummia”: uscito nel 1999 è ambientato
nel 1920 a.C. e racconta la storia di un amore proibito tra l’alto sacerdote
Imhotep (custode dei morti) e Anck Su Namum, amante del Faraone Seti I. Quando
il Faraone scopre il loro tradimento, la donna e il suo amante lo uccidono e
Ank si suicida per dare al suo amante il tempo di fuggire, certa che Imhotep
l'avrebbe fatta resuscitare. Dopo la sua sepoltura Imhotep si reca nella Città
dei Morti per iniziare la cerimonia di resurrezione ma non riesce a portarla a
termine. Per il grave sacrilegio compiuto Imhotep viene seppellito vivo assieme
ad innumerevoli scarabei carnivori. Il rituale fornisce vita eterna, obbligando
il condannato a vivere in agonia per l'eternità. Se Imhotep venisse sottratto
ai vincoli eterni della sua pena, tornando in vita, egli si leverebbe come un
non-morto causando un'onda di distruzione e morte sulla Terra.
Nel 1923, al Cairo, all'incantevole ed esperta ma ingenua
bibliotecaria ed egittologa Evelyn Carnahan viene presentato un intricato
cofanetto, che in seguito si rivelerà essere una chiave contenente una
antichissima mappa. Dopo avere scoperto che la mappa porta alla leggendaria
città dei morti, la bibliotecaria insieme a un gruppo archeologi e avventurieri
inizia il viaggio verso la città. Alla ricerca del Libro di Amon-Ra, forgiato
in oro puro e contenente un'antica saggezza, si imbattono, invece, nel
sarcofago di Imhotep, risvegliandolo e scatenando le dieci piaghe d'Egitto
legate al suo risveglio.
Il gruppo torna al Cairo, mentre la mummia di Imhotep gli dà
la caccia poichè hanno aperto la cassa maledetta contenente i Canopi ed il
Libro dei Morti. Le piaghe d'Egitto si abbattono intanto sul Cairo. Imhotep
dopo avere eliminato la maggior parte del gruppo, entra, tramutandosi in un
turbine di sabbia, nella stanza di Evelyn per mettersi in contatto con essa: il
Sommo Sacerdote la considera infatti (forse perché è la prima donna vista dal
suo risveglio) la reincarnazione di Ankh-Su Namun.
Evelyn ipotizza che se il Libro dei Morti ha riportato in
vita Imhotep il Libro di Amon-Ra potrà ucciderlo ancora una volta, ma proprio
in quel momento interviene la popolazione del Cairo, ipnotizzata da Imothep,
che irrompe nel museo per catturare Evelyn.
Imhotep è intenzionato a sacrificare Evelyn per fare
resuscitare Anck-su-Namun, e ritorna alla città dei morti. Purtroppo la mummia,
ormai completamente rigenerata e, dunque, non più invulnerabile, diventa
mortale, e viene trafitta con una spada da uno degli avventurieri. Mentre sta
morendo Imhotep lascia il mondo dei vivi decomponendosi e tornando allo stato
di mummia. Infine, i sopravvissuti alla battaglia, cavalcando un paio di
cammelli, si avviano in un incandescente tramonto verso il Cairo.
Risalente a una data più recente (2008) è il film “Cairo
Time” che racconta la storia di Juliette, un'editrice di una rivista di moda,
che si reca in Egitto per trascorrere tre settimane di vacanza, oltre che
ricongiungersi con il marito Mark, che lavora nella capitale come diplomatico.
Tuttavia Mark è preso da impegni di lavoro a Gaza, così decide di inviare il
suo collaboratore Tareq a tenere compagnia alla moglie facendole visitare Il
Cairo. Mentre Tareq fa da guida alla donna, portandola alla scoperta dei
profumi, suoni e segreti della città egizia, tra i due nascono sentimenti
inaspettati.
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